L’ultimo decennio è stato caratterizzato da picchi di calore estremi, che hanno influito negativamente sulla sicurezza e la produttività delle aziende. Le previsioni per il futuro dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) confermano questa tendenza preoccupante. Non dimenticheremo inoltre le recenti note INAIL nate per evitare lo stress da calore sui luoghi di lavoro che prevedono il fermo della produzione e la conseguente cassa integrazione che ha spinto quindi molte aziende alla ricerca di soluzioni per risolvere il problema con costi di gestione ridotti.

La soluzione esiste, è decisamente economica e ancora poco conosciuta in Italia: il raffrescamento evaporativo. Gli esperti di Edenya vantano un’esperienza ventennale nel campo e sono pronti ad assistervi per offrirvi il microclima ideale al minor costo.

Il sistema è composto al proprio interno da pannelli di cellulosa o in pvc floccato, costantemente bagnati da acqua sorgiva non trattata se non eccessivamente calcarea.

L’aria esterna calda che li attraversa fa evaporare l’acqua contenuta al proprio interno abbassandosi di temperatura e venendo immessa nell’ambiente interno per mezzo di un ventilatore, raffreddandolo.

Più l’umidità relativa è bassa e migliori saranno le prestazioni del sistema. Va sottolineato che i picchi di umidità, durante la giornata, si rilevano all’alba e al tramonto e non nel pieno del giorno.